Tante sono le donne che hanno contribuito a scrivere la storia e la cultura di Bertinoro, offrendo il loro genio per il bene di tutti, lasciando segni importanti, a tratti leggendari, e spesso nascosti. Seguendo l'itinerario è possibile ricomporre un universo femminile, fatto di approcci e punti di vista diversi, ma caratterizzato da talento e sapienza troppo spesso dimenticati, E prima di inoltrarci nel percorso ricordiamo che la donna in Romagna ha da sempre un ruolo di governo nella casa. Lei è l'arzdora, la “reggitrice” che tiene in mano le sorti e la fortuna della propria famiglia.
A partire dalle donne
Info utili
Itinerario
Aldruda Frangipane (1120-1174)
Nobildonna romana, divenuta contessa di Bertinoro inviò segretamente i soldati in aiuto ad Ancona, assediata dagli eserciti del Barbarossa, che venne poi liberata. Nacque così la “Porta del Soccorso”.
Galla Placidia (388-450)
Nota per il Mausoleo di Ravenna, e reggente dell’Impero Romano d’Occidente. Una leggenda le attribuisce l'origine del toponimo “Bertinoro” che assaggiando l'Albana esclamò: «Tu sei degna di berti in oro!».
Santa Caterina d'Alessandria (287-305)
Una ragazza che si rifiutò di sposare l'imperatore, e da qui il martirio. Patrona di Bertinoro, è festeggiata il 25 novembre, antesignana dell'affermazione della dignità femminile.
Le donne e il vino
Un dipinto della Strada della Vendemmia ritrae le ragazze alla pigiatura. Oggi la passione, il duro lavoro e l'innovazione hanno fatto si che molte aziende vitivinicole siano gestite da donne.
Venerabile Madre Serafina
All'interno della Badia, monastero millenario abitato dai Camaldolesi, fonda un nuovo ordine, riconosciuto il 1 maggio 1898: le Clarisse Francescane Missionarie del S.S. Sacramento.
Francesca (1259-1285)
Figlia di Guido da Polenta, sposò Gianciotto Malatesta. La sua fama diffusa nel mondo, grazie al celebre racconto della sua vicenda amorosa che Dante Alighieri fa nel Canto V della Divina Commedia.
Grazia Deledda
Nobel per la letteratura nel 1926, la scrittrice frequentò le Terme della Fratta, che apprezzò per l'atmosfera, descrivendola, in due sue novelle: Lo spirito della madre e Il filosofo in bagno.