Appuntamento
molto atteso quello che vede la presenza di Eraldo
Baldini,
autore romagnolo nonché narratore di fama internazionale, alla
rassegna de I
Pomeriggi del Bicchiere
domenica 23 febbraio, sempre al Teatro dell'ex seminario a partire
dalle 15.30. Per questo incontro l'autore ci presenta “L'orribile
flagello. I terremoti in Romagna nel Medioevo e in Età Moderna.”
(Società
Editrice Il Pontevecchio).
Scrive
nella prefazione a questa opera il dott. Romano Camassi,
dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologi di Bologna: «Il terremoto
per la Romagna non è un'evenienza inattesa, e fortunatamente i
romagnoli l'hanno ben presente. Proprio di recente le ricorrenze
centenarie dei terremoti riminesi del 1916 e del terremoto di Santa
Sofia del 1918 sono state un'occasione per rinnovare la memoria di un
carattere di questi territori che si tende a dimenticare. Questo
della perdita di memoria non è un dato sorprendente: gli psicologi
spiegano che bastano un paio di generazioni per perdere memoria di
eventi traumatici che hanno interessato una comunità, e questo
processo è forse oggi accelerato da quell'enorme e indistinto cumulo
di informazioni che ci arriva attraverso media e social, e che il
nostro cervello non è più in grado di selezionare ed elaborare.
Proprio per questo è [...] importante l'approccio proposto da questo
libro: un libro in cui la storia non è quella nuda, dei fatti, degli
eventi naturali, dei luoghi colpiti. Ma è quella raccontata: dai
cronisti medievali e d'età moderna, dai diaristi e dagli storici
locali, fino a quanti si sono cimentati proprio nell'impresa di
documentare la storia sismica locale. È nella forma del racconto,
affascinate, intrigante, che il libro prende forma. Esplorando, prima
di tutto, il contesto antropologico e culturale dal quale emergono le
tracce di eventi passati, tracce che assumono forme variegate nelle
leggende e nei misteri che avvolgono un fenomeno fisico che si cerca
di interpretare in modi sempre nuovi». Frutto di un paziente e
approfondito lavoro ultradecennale di ricerca e di documentazione.
Swing,
swing e ancora swing per il momento musicale, sempre organizzato
dalla Scuola Musicale D.Alighieri di Bertinoro. Protagonista è la
D.A.
Jazz Orchestra,
ensemble dinamico e disinvolto che ha scelto come caratteri
distintivi della propria identità lo swing, il blues, il funky e
tutte le relative sfumature e contaminazioni. Il repertorio di questa
domenica ci narrerà quindi delle frizzanti atmosfere del secondo
dopoguerra, legate a nomi quali Glenn Miller e Tommy Dorsey, e poi
oltre, seguendo l’evoluzione dello stile fino a tempi più recenti.
Come ogni big band che si rispetti, i temi esposti dal gruppo saranno
poi approfonditi e reinterpretati negli immancabili assoli dei fiati
e della sezione ritmica. La nutrita schiera dei sax è composta da
Giulia Amadori, Giacomo Ballani, Manuel Bazzocchi, Marco Giovannini e
Lorenzo Raggini, completano l’ensemble Licia Reggi alla tromba e la
sezione ritmica con Paolo Iaia e Diego Ciccioni alla chitarra,
Fabrizio Fabiani al basso e, motore trainante, Matteo Vignoli alla
batteria.
Il gruppo è nato e cresciuto all’interno della Scuola
Musicale Dante Alighieri di Bertinoro (da cui deriva la sigla D.A.)
ed è composto da docenti ed ex studenti, ognuno già lanciato nella
propria personale carriera, musicale o non, ma che si ritrovano
regolarmente col comune denominatore di una gran voglia di fare
squadra e di realizzare ottima musica insieme.
A
concludere il tutto, il piacevolissimo Piacere dell'Assaggio che avrà
come protagonisti i vini della
Tenuta Diavoletto, giovane
azienda
di Casticciano premiata e riconosciuta a livello nazionale, con vini
di alta qualità e viticoltori che curano le vigne da tre generazioni e i
sapori dell'Agriturismo
Al Colle, elegante
struttura immersa nel verde nota per i suoi antichi sapori genuini
ottenuti da un'accurata selezione di prodotti locali.